Spesso ci viene chiesto se ritiriamo e se vendiamo cellulari usati.

Vogliamo oggi spiegare, brevemente, come viene normalmente effettuata una valutazione su questi oggetti usati.

PREMESSA:
Vendere un oggetto (nel nostro caso computer e telefoni) è un lavoro:

  • Per poter avere una vetrina dobbiamo investire denaro, molto più di quanto si possa credere.
  • Il tempo impiegato da una persona per revisionare un oggetto prima di metterlo in vendita, mostrarvelo in funzione oggetto, eseguire il salvataggio dei dati, applicare la pellicola protettiva… ogni istante del suo lavoro deve essere remunerato.
  • Acquistare un oggetto implica un investimento e un rischio (il dispositivo potrebbe nascondere dei difetti che necessitano di una riparazione, o potrebbero volerci dei mesi per rivenderlo, dovremo poi fornire la garanzia su questo oggetto…)

In concreto, come calcoliamo i valori degli oggetti quando li ritiriamo? E quando li vendiamo?

Per i cellulari e computer nuovi esistono prezzi di listino, suggeriti dai produttori e dai distributori all’ingrosso, che tengono conto di un margine di guadagno ritenuto equo per il negoziante, anche se non è sempre così.

FACCIAMO UN ESEMPIO REALISTICO:

Quando il telefono viene acquistato, il suo prezzo finale include l’IVA, un’imposta che il negoziante verserà allo stato a fine mese; se uno smartphone viene pagato 199 €, il suo reale valore è 163€ circa, e i restanti 36 euro vengono versati nelle casse dello stato.

Il negoziante, quando acquista uno smartphone da un grossista, lo acquista al suo prezzo NETTO, senza IVA, pertanto, se il telefono viene utilizzato (inizializzato, effettua delle chiamate), non ci soddisfa e vogliamo rivenderlo usato, il valore che viene assegnato non può essere lo stesso che ha quando viene acquistato nuovo, accompagnato da un documento di vendita.

Nell’esempio che abbiamo visto, 199€ IVATI si riducono immediatamente a 163 € di valore NETTO. Il negozio, che gode di un certo sconto rispetto al listino, lo avrà pagato probabilmente 130/140 €  NETTO, che gli consente di avere un margine minimo sulla rivendita di 20/30 euro (questo è il margine a cui rinunciano alcune catene di negozi o ecommerce nel caso di offerte speciali, studiate per attirare clienti).

Se il negoziante accetta di ritirarlo, nel caso di un telefono perfetto, dovrà mantenersi nuovamente quei 20/30 euro di margine che gli consentono di affrontare la vendita senza perderci, e di sicuro non vi offrirà una cifra superiore a quella che pagherebbe per averlo nuovo con regolare fattura da un fornitore all’ingrosso.

Verrà quindi affrontato un calcolo che consentirà di poterlo ritirare e vendere nuovamente a un altro cliente; l’IVA verrà nuovamente applicata (con un meccanismo un po’ diverso rispetto a quello nuovo) e il prezzo finale per l’utente dovrà essere adeguatamente ribassato, rispetto al costo dello stesso oggetto nuovo.

  • Valore telefono nuovo: 199,00 € (163 netti)
  • Prezzo acquisto del telefono nuovo presso fornitore: 130€ (NETTI, senza IVA)
  • Prezzo adeguato per il ritiro dell’usato: circa 100 €

Bisogna poi tenere conto delle eventuali riparazioni che sono necessarie quando il telefono ha un periodo di vita più lungo, ad esempio, dopo circa 2 anni sarà necessario cambiare la batteria. Contando dunque 1 anno di garanzia obbligatoria, se il telefono ha più di un anno di vita, sarà necessario sostituire la batteria per poter effettuare la vendita senza incorrere in problemi.

Quando acquistate un telefono usato da un professionista, assicuratevi sempre che abbia effettuato tutte queste revisioni e che vi offra la garanzia di almeno un anno sull’oggetto, ricordate che è obbligatoria per legge.

Da eCupno gli smartphone e i computer usati vengono controllati e forniti di UN ANNO di garanzia su tutti i componenti, potete andare tranquilli.